Il lavaggio sociale delle mani è la misura di igiene di base per tutti gli operatori (OSS, ASA, caregiver, familiari, volontari) che prestano assistenza a domicilio e in struttura. Va eseguito il più spesso possibile perché le mani sono il principale veicolo di trasmissione di microrganismi. In ambito cucina è cruciale per prevenire contaminazioni crociate tra alimenti crudi e cotti.
Eseguilo prima e dopo ogni attività che può sporcare o contaminare le mani, in particolare:
Prima di contatto con la persona assistita, con dispositivi o alimenti; dopo il contatto, dopo contatto con liquidi biologici o superfici nell’area di cura (richiamo ai “5 momenti dell’igiene delle mani”).
Prima di cucinare, durante tutte le fasi di preparazione (tra un alimento e l’altro) e dopo aver toccato carne cruda (es. pollo); poi lava utensili e piani per evitare che patogeni passino su cibi che restano crudi (es. insalata).
Prima di indossare i guanti e dopo averli rimossi.
Dopo servizi di igiene alla persona, rifacimento letto, gestione rifiuti/biancheria sporca, uso dei servizi igienici, starnuti/tosse/soffiarsi il naso, utilizzo del telefono condiviso.
In turni intensi, la frequenza può essere molto elevata (anche decine di volte per turno).
Acqua corrente e sapone: vanno bene saponi liquidi o in saponetta; in contesti di cura è preferibile il sapone liquido (cartucce sigillate). Se si usa la saponetta, deve essere piccola e su portasapone drenante che permetta di asciugarsi tra un uso e l’altro.
Asciugatura: prediligi carta monouso; rimuove i germi per frizione ed evita la re-contaminazione. Gli asciugatori ad aria/jet sono sconsigliati dove l’igiene è prioritaria (RSA/ospedale) perché possono diffondere aerosol e contaminare l’ambiente. A casa si può usare asciugamano in cotone pulito, da cambiare e lavare spesso.
Gel/alcol: usa frizione alcolica (≥ 60% alcol) solo su mani visibilmente pulite e asciutte (vedi sezione dedicata).
Accessori: unghie corte e pulite; evita anelli, bracciali e smalti rovinati durante l’assistenza (riducono l’efficacia del lavaggio).
Acqua troppo calda disidrata la pelle e va evitata.
Dispenser: mantieni puliti rubinetto, lavandino e non rabboccare (“top-off”) i dispenser di sapone: aumenta il rischio di contaminazione.
Apri l’acqua e bagna completamente le mani.
Preleva il sapone (liquido preferito; se solido, usa saponetta piccola e ben drenata).
Insapona tutte le superfici, quindi friziona per 40–60 secondi seguendo questi passaggi:
Palmo contro palmo.
Palmo sul dorso dell’altra mano con dita intrecciate e viceversa.
Palmo contro palmo con dita intrecciate.
Bordo delle dita su palmi opposti con dita intrecciate.
Pollice di ogni mano ruotato nel palmo opposto.
Polpastrelli ruotati nel palmo opposto (attenzione a punta dita e unghie).
Polsi se visibilmente sporchi.
Risciacqua bene sotto acqua corrente (rimuove meccanicamente lo sporco e i germi).
Asciuga accuratamente con carta monouso (o asciugamano pulito in cotone a domicilio, da cambiare spesso).
Chiudi il rubinetto senza re-contaminarti: se non è a gomito/pedale, usa la stessa carta appena usata per asciugarti per chiudere il rubinetto.
Applica crema barriera periodicamente per proteggere la pelle.
Attenzione: Non combinare nello stesso episodio sapone + gel alcolico: usa uno o l’altro (lavati con acqua e sapone se le mani sono visibilmente sporche).
Quando: in assistenza, se le mani non sono visibilmente sporche, la frizione alcolica è spesso preferibile perché più rapida e, in molte situazioni, più efficace nel ridurre la carica microbica. Lava con acqua e sapone in caso di mani visibilmente sporche, dopo toilette, prima di mangiare e in sospetto/epidemie da Clostridioides difficile o norovirus.
Come (durata 20–30 s):
eroga una quantità sufficiente a coprire tutte le superfici;
friziona con la stessa sequenza del lavaggio (palmo-palmo, dorso, dita intrecciate, pollici, polpastrelli) fino a completa asciugatura (~20–30 s). Non asciugare con carta/aria.
Dopo aver toccato carni crude (es. pollo), lava le mani prima di passare a insalate o altri cibi crudi. Gli eventuali patogeni presenti sulla carne vengono distrutti dalla cottura, ma se li trasferisci con le mani sull’insalata (che resta cruda), puoi causare malattie. Lava anche taglieri/coltelli/piani tra una lavorazione e l’altra.
Sfregare troppo poco (meno dei tempi indicati).
Toccare il rubinetto con le mani appena pulite (usa carta o comando a gomito/pedale).
Usare acqua molto calda (irrita la pelle e riduce l’aderenza all’igiene).
Rabboccare i dispenser (contaminazione del sapone).
Affidarsi agli asciugatori ad aria in contesti di cura. Meglio la carta monouso.
WHO – How to handwash/how to handrub (tempi e tecnica: 40–60 s lavaggio; 20–30 s frizione; uso della carta per chiudere il rubinetto). Organizzazione Mondiale della Sanità+1
WHO – Five Moments for Hand Hygiene (quando igienizzare in assistenza). Organizzazione Mondiale della Sanità
CDC (preferenza per ABHR quando mani non visibilmente sporche; ≥60% alcol; tempi indicativi ~20 s). CDC Italia+1
WHO/CDC (sapone liquido o solido: entrambi efficaci; in assistenza preferisci liquido/sealed cartridges; no top-off). NCBI+2CDC Italia+2
EFSA (manipolazione corretta degli alimenti; lavare le mani prima/dopo carne cruda per evitare contaminazioni). European Food Safety Authority